Ieri finalmente hanno firmato la tregua e quattro giorni di sirene antimissile sono terminate ed è terminato anche il bombardamento di quasi 300 missili e granate sul sud di Israele da Gaza e capite abitando a 40 Km a nord dal confine la cosa mi ha toccato abbastanza: un paio di notti fuori e dentro dai rifugi, chiusi in casa per paura di trovarci allo scoperto durante i lanci e bambini senza scuola per 3 giorni. Tutto questo è stato causato dall’uccisione da parte israeliana di un militante terrorista che aveva in progetto un attentato. Ovviamente oltre a questo l’aviazione israeliana ha colpito vari militanti Jahdisti intenti a lanciare i razzi e negli scontri sono stati purtroppo coinvolti anche dei civili palestinesi. Da parte israeliana, a fronte dell’alto numero di razzi caduti, il bilancio è stato più lieve con qualche decina di feriti lievi, questo grazie alle batterie anti missile e alla preparazione della popolazione nell’affrontare queste crisi. A parte riportare i fatti...
In questi anni si sta imponendo una nuova religione specialmente negli ambienti laici dell’estrema sinistra, il PALESTINESIMO. In questa neo-religione, i suoi adepti venerano la bandiera palestinese ancora più che nella precedente religione, il comunismo, veneravano la falce e il martello. I sui adepti si riconoscono per la sciarpa bianca e nera o rossa chiamata kefiah e si riuniscono in luoghi di culto chiamati centri sociali e circoli culturali ‘partigiani’, di questo ne parleremo in un altro post. I principi di fede sono pochi e chiari: 1- I palestinesi sono la popolazione più disgraziata sulla terra e la sofferenza di ogni singolo palestinese e’ superiore a quella di ogni altra popolazione sulla terra. 2- La ‘Palestina’ prima dell’arrivo dell’odiato nemico sionista era un paradiso in terra dove la gente viveva in pace e in amore, le piantagioni davano enormi quantita’ di cibo e le malattie non esistevano. 3- ...
Israele è la nazione degli ebrei, questo lo sappiamo e sì è stato giusto ribadirlo. Come nazione ebraica è giusto che che i simboli ebraici facciano parte dei simboli dello stato, ma qualche riferimento allo spirito profondo dell'ebraismo magari ci sarebbe stato bene. Chesed, zedaka e rachamim (pietà, giustizia e compassione) sono sempre state le virtù del popolo ebraico e ribadire questo insieme al ricordo dello shabbat avrebbe dato un senso più spirituale alla legge fondamentale. A parte questo, dimenticare che l'arabo è la lingua di un quinto della popolazione e passare questa lingua come un qualcosa non appartenente allo stato rende questa legge debole. Se poi si aggiunge la 'dimenticanza' di una paragrafo sull'uguaglianza di tutta la popolazione per quanto riguarda i diritti e i doveri, indipendentemente se si è ebrei, arabi, drusi, belli, buoni, cattivi o brutti, fa di questa legge una cattiva legge. Ho letto che non era necessario dirlo perché già detto nel...
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