chi sta bene e chi sta male?

"È arrivata la bufera,è arrivato il temporale,chi sta bene e chi sta male,e chi sta come gli par..."diceva la famosa canzone di Rascel allo scoppio della seconda guerra mondiale. 
Qui la guerra, a volte roboante e a volte sottile, c'è da più di 60 anni e anche qui c'è chi sta bene e chi sta male. Nel decidere chi sta peggio, si è aperta una strana competizione nei blog e nelle pagine di Facebook, da una parte e dall'altra si fa  a gara per dire che la propria fazione sta peggio. Dirò una banalità per alcuni, una bestemmia per altri, ma penso proprio che in Israele, in media, si viva meglio che in Cisgiordania e Gaza.
Mettere in chiaro questa situazione secondo me è importante perché serve da base per poter capire come andare avanti e portare la vita della popolazione araba non-israeliana nella media del resto della popolazione dello stato di Israele. A seconda di come la si vede le soluzioni sono due: o l'annientamento dello stato israeliano o la sostituzione dell'attuale dirigenza palestinese  con una che ricerchi veramente la cooperazione e la pace.La prima soluzione, ovviamente per me e per molti altri, è improponibile per alcuni aspetti: l'esistenza Israele è legittima e se si guardano gli altri paesi amministrati da arabi nella zona, gli standard di vita non sono molto diversi da quelli palestinesi e quindi un'amministrazione autonoma palestinese non risolverebbe la situazione della popolazione araba palestinese.
La seconda  soluzione forse è più proponibile, i governanti palestinesi hanno fatto una serie di errori tattici enormi che hanno abbassato gli standard di vita della popolazione; gli esempi sono molti negli ultimi anni, i più evidenti:

  • la seconda intifada e gli attacchi suicidi che hanno portato alla costruzione del muro in Cisgiordania e una limitazione degli accessi per lavoro in Israele
  • la distruzione di tutte le infrastrutture industriali a Gaza dopo evacuazione degli israeliani 
  • il continuo lancio di razzi su Israele da parte di Hamas che ha portato alla disastrosa guerra a Gaza
  • la corruzione e lo sperpero di denaro da parte dell'autorità palestinese che blocca la costruzione di infrastrutture locali, in questo modo obbligando Israele a fornire i servizi essenziali (acquedotti, elettricità etc...)
Detto questo che fare? A tutti quelli che si ostinano a mandare flottiglie, che servono a poco per la popolazione sfruttata da Hamas (interessante questo articolo apparso su Haaretz poco tempo fa),  il mio consiglio è di lottare veramente perché nei territori dell'Autorità Palestinese e di Hamas possa svilupparsi una vera democrazia.
PS nel mio piccolo, io cerco di migliorare le cose della mia parte.

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