lettera ad un esponente della sinistra israeliana

Caro amico. ti capisco quando ce l'hai con un certo ebraismo italiano che vira decisamente a destra (o forse era gia' a destra, ma non lo diceva per pudore). Ormai, ovunque nel mondo occidentale la destra e' la parte politica che attira, purtroppo. In Italia, Israele, Francia etc. la destra e' capace di dare risposte dove la sinistra non lo e' piu'. Io personalmente, partendo da DP e passando a rifondazione, mi sono stancato di un autolesionismo della sinistra piu' sinistra e mi sono allineato alla linea centrista del PD, pur coltivando dentro di me i valori di eguaglianza sociale tipici della sinistra. 
Parlando da novellino della politica Israeliana e lettore di Haaretz, poi, trovo che anche la sinistra israeliana sia legata a dei temi che pur essendo importanti non attirano piu'. Il voler disoccupare la Cisgiordania senza se e senza ma, ormai fa paura alla maggioranza del popolo israeliano e continuare a ripetere che questo risolverebbe tutto mi sembra molto ingenuo. Sappiamo benissimo che all'autorità palestinese fare uno stato interessa solo per portare avanti i loro traffici e che se Hamas dovesse prendere il potere rischiamo una nuova Gaza intorno a Gerusalemme. Se voi della sinistra israeliana non riuscite a far passare queste paure alla popolazione, mi spiace, ma non cambiera' molto. 

Secondo me dovreste puntare molto di piu' su temi di giustizia sociale, di parita' e di patto sociale tra i diversi gruppi che compongono Israele. 
 
un abbraccio 
Davide

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