Il paradosso delle scuole arabe israeliane

Si parla molto della mancanza di futuro dei giovani arabi di Gerusalemme est e la loro fustrazione che li porta ad accoltellare chiunque passi per strada. In effetti mi si dice che le condizioni dei quartieri arabi di Gerusalemme sono molto peggiori dei quartieri ebraici, mancano di infrastrutture, aree gioco per i bambini etc. Certo il governo dovrebbe fare molto di più per portare questa aree ad uno standard di qualità più alto, ma e' possibile? Possibile forse, ma difficile sicuramente: per ogni pietra spostata ad est della linea verde (il confine armistiziale dopo la guerra del '48), arrivano proteste dall'ONU, EU, ANP e cosi' via fino alla più piccola ONG pro palestinese. Pochi anni fa, per esempio, fu impedito dal suo governo ad una compagnia olandese di costruire una fogna per i quartieri arabi di Gerusalemme perché avrebbe lavorato in territorio 'occupato'. un'altra industria francese dovette subire un processo perché ha costruito i tram al di la' della linea verde.
Questa situazione di stallo ipocrita la chiamo il paradosso delle scuole arabe israeliane: in Israele ci sono scuole statali ebraiche e arabe e molti si lamentano che questa e' una segregazione che non favorisce l'integrazione (possiamo essere d'accordo su questo), ma quando dici di voler fare delle scuole uniche per arabi ed ebrei dove la lingua principale e' l'ebraico e in seconda istanza l'arabo si sente dire che si vuole distruggere la cultura palestinese.
Finché non si risolve questo paradosso, non si troverà mai un accordo.

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